Il berlinese Dr. Horst Schmollinger diffonde il nome di Verona con uno studiosulle importanti “Manifestazioni filateliche scaligere”, dal 1935 ad oggi. (2024)

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Economia veronese e veneta

In un tempo, quello attuale, nel quale il collezionismo, con il suo lato commerciale, ha perduto molto della sua attrazione, c’è chi – in Italia ed all’estero – di francobolli, di storia postale e di cartoline si occupa ancora con attenzione e cura.

A Verona, si tengono ogni anno, nei padiglioni di Veronafiere, due grandi rassegne internazionali, denominate “Veronafil” – quella del prossimo maggio è la 118ª – puntualmente organizzate con professionalità dall’Associazione Filatelica Numismatica Scaligera e visitate da ben 45.000 appassionati; a Berlino, un appassionato filatelista e ricercatore del settore, il dr. Horst Schmollinger – dell’ ‘Associazione Giornata del Francobollo’ – ha curato un interessantissimo studio sulla storia delle manifestazioni veronesi, sia del passato che d’oggigiorno. In merito, va premesso che – le prime Giornate del Francobollo, organizzate da Amministrazioni Postali, si sono tenute e si celebrano annualmente, in Austria sino dal 1935 (creatore ne fu Hans von Rudolph) e in Germania, dal 1936; – la prima “Giornata del Francobollo” italiana e privata, si tenne a Verona, nel marzo 1938; – la prima in Italia, voluta da Poste Italiane, si ebbe nel 1959 (e, quindi, da non confondersi con quella veronese del 1938 e successive).
Il lavoro del dr. Schmollinger è dato da 46 grandi pagine, ricche di documentazione, di storia, che riguarda perfino la Signoria scaligera (a Verona), e di riproduzioni, che raccontano ogni particolare sulle manifestazioni filateliche veronesi, sino dal loro inizio (come vedremo in seguito, va segnalato che già nel 1935 si svolse a Verona, a cura dell’AFS, la 1ª “Mostra Filatelica Scaligera” – attenzione a distinguere fra “mostra” e “giornata”!).
Per meglio capire il tutto, l’Autore segnala che l’Associazione Filatelica Scaligera, in sigla AFS – allora, solo filatelica! – sorse il 2 luglio 1933, ad opera di Renzo Bernardelli, grande appassionato, studioso ed esperto nel campo filatelico, in collaborazione con amici, pure interessati alla filatelia. Quindi, il dr. Schmollinger – cui va un caloroso elogio per aversi immerso in una ricerca non semplice, tenuto conto che a Berlino non è certo facile trovare documentazione filatelica italiana – apre il suo libro, che interesserà certamente a Verona, in Italia e all’estero, con una fotografia, raffigurante una veduta della Fiera dei Cavalli di Verona del 1909, con una foto del ponte scaligero, visto dalle Régàste San Zeno, Verona, e con una dettagliata biografia del fondatore-presidente (per decenni) dell’AFS, Bernardelli. Da notare, inoltre, che ogni riproduzione, che il Lettore trova nell’opera in parola, fa diretto e chiaro riferimento a Verona, ad eccezione di qualcuna, relativa ad altre città e segnalata, per indicare come le manifestazioni veronesi abbiano avuto una continuità, non rilevabile nelle altre. Merita d’essere evidenzitao ancora come le manifestazioni fieristiche veronesi, dei cavalli e dell’agricoltura, da quanto pare si possa comprendere dall’esame del lavoro, sarebbero state di spinta e di supporto alle iniziative di Renzo Bernardelli, in fatto di manifestazioni filateliche. Il quale, del resto, intratteneva, per la sua attività, ottimi rapporti con il commercio cittadino del tempo. Ciò è dimostrato anche dal fatto che, come si vedrà, qualche cartolina celebrativa delle Giornate del Francobollo veronesi, fra le prime uscite, fa ampio cenno alle Fiere dei Cavalli e dell’Agricoltura e qualche timbro postale commemorativo, apposto sulle cartoline stesse, celebra direttamente una Fiera in corso.
La prima manifestazione veronese, ad opera dell’AFS, si tenne nel quadro della 39ª Fiera dell’Agricoltura e dei Cavalli – 10-19 marzo 1935 – presso la Gran Guardia con la denominazione di “1ª Mostra Filatelica Scaligera” (oggi, siamo alla 118ª manifestazione, con 45.000 visitatori!). Nel quadro di tale 1ª Mostra, si tenne anche la 6ª Adunata della Filatelia del Triveneto (17.3.1935). La relativa cartolina commemorativa mostra la scala, emblema scaligero, con la sigla AFS, la scritta su tre righe 1ª MOSTRA FILATELICA SCALIGERA ed un francobollo da 5 centesimi (di lira), riproducente un agricoltore con aratro, trainato da buoi – chiaro accenno alla Fiera dell’Agricoltura; appare, sotto, il ponte scaligero e, fra le altre, la scritta ”… in occasione della 39ª Fiera Cavalli e Fiera dell’Agricoltura dal 10 al 19 marzo 1935”.
Nel 1938, 20 marzo, ebbe luogo, sempre nel quadro della Fiera Cavalli ed Agricola, la “1ª Giornata Italiana del Francobollo”, con tanto di annullo o timbro celebrativo della stessa, predisposto per l’occasione dall’Amministrazione Postale. La cartolina porta anche la scritta a timbro lineare VERONA-FIERA.
Se negli anni 1936 e 1937, le manifestazioni tacquero, il 19 marzo 1939, si ebbe la “2ª Giornata Italiana del Francobollo” – per l’annullo, si usò, per la seconda volta, un francobollo con vignetta dedicata all’agricoltura; il 17 marzo 1940, si svolse la 3ª Giornata, per la quale, tuttavia, si usò il timbro commemorativo della Fiera Nazionale dell’Agricoltura e il timbro lineare VERONA-MOSTRA AGRICOLA; nel 1941, si ebbe la 4ª Giornata; nel 1942, la 5ª, … nel 1943 la 6ª… La 7ª Giornata si ebbe nel 1946, l’8ª, nel 1947; la 9ª nel 1948, la 10ª nel 1949; l’11ª, nel 1950, fino a che la 20ª ebbe luogo nel 1959.
E fu proprio dal 1959, che si ebbero due novità: il 20 dicembre dello stesso anno, le Poste Italiane iniziarono a celebrare ufficialmente la “Giornata del Francobollo”, con una propria emissione e con annullo speciale, mentre l’AFS, per venire incontro ai desiderata dei commercianti partecipanti alla sue manifestazioni, decise di tenere due edizioni annuali delle stesse, una in primavera ed una in autunno rispettivamente, così come avviene ai nostri giorni. A partire, poi dall’edizione dei giorni 2-3 aprile 1960, la 21ª, la denominazione ufficiale di “Giornata Italiana del Francobollo” fu cambiata in “Manifestazione Filatelica Scaligera”.
L’iniziativa del dr. Schmollinger costituisce un forte contributo alla conoscenza della storia di Verona in Europa e nel mondo, perché l’opera di cui trattiamo sarà richiesta da una moltitudine di filatelisti sparsi in tutto il globo, desiderosi di conoscere e di sapere la storia della “Giornata del Francobollo” in Italia, a ciò spinti dai vari messaggi, che propongono le diverse e variopinte vignette dei francobolli, le cartoline e gli annulli commemorativi. Se poi si considera l’insieme delle difficoltà, anche linguistiche, di ricerca del materiale, unitamente all’approfondimento del significato delle relative vignette, non si può fare a meno di dire che tale ricerca e tale studio provocano meritata ammirazione e il profondo dovere di esprimere al Dr. Schmollinger un cordiale e veronese “Danke”!, ossia, “Grazie”!

Il berlinese Dr. Horst Schmollinger diffonde il nome di Verona con uno studiosulle importanti “Manifestazioni filateliche scaligere”, dal 1935 ad oggi. (2)

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